Paris je t’aime

Un gruppo di amici e Parigi. Chissà per quale motivo, poi, Parigi, che di solito è la meta delle coppiette o delle donne fanatiche di shopping o di arte e fotografia. Noi siamo fanatici, forse, un po’, delle forme d’arte ma sicuramente non di magazzini e depositi di opere d’arte o di negozi patinati. Ma eravamo tutti di ottimo umore, avevamo organizzato il viaggio prima della sessione esami e non ne potevamo più di libri e ancora libri. Organizzato e non prenotato perché nessuno di noi aveva idea di spendere per alberghi o ostelli ma solo per musica, feste, viaggi nei dintorni della città. Una macchina con 4 squilibrati, le valigie (zaini) ridotti al minimo, e una santa amica che ci offriva ospitalità (quale coraggio!).

Tredici ore di macchina non erano bastate né per stancarci né per spegnerci, posati gli zaini sotto lo sguardo attonito di Francesca siamo usciti, gli occhi mezzi chiusi, il sole che sbatteva violentemente sul viso, gli occhiali da sole, l’abbonamento della metro e via, al Beaubourg, tempio d’arte contemporanea sotto l’incredibile struttura di Renzo Piano. Eh si, perché se dico che non ci interessano i magazzini e i depositi d’arte non significa che siamo capre: è semplicemente che preferiamo quei posti dove ci puoi interagire con quel mondo fatto di idee e di gioco, e che disdegniamo quei posti che, invece, ti fanno sentire inadeguato e che si dimenticano che tutto quel patrimonio è anche nostro. Non che non fossimo già stati trascinati a un’infinita visita al Louvre, ma quello non era il viaggio nel quale ci saremmo tornati, nell’enorme tempio di Napoleone. Forse forse potevamo considerare un salto al Musèe d’Orsay…o forse no. Il Marais, poi, è il quartiere preferito: quartiere ebraico splendido, diventato poi quartiere gay e di tendenza, si alternano negozi di nicchia costosissimi a vere e proprie chicche. Gli studenti internazionali sono ovunque, ci incontriamo con Francesca in una brasserie per pranzo (noi l’antipasto l’avevamo già fatto con il falafel del Marais, eccezionale) e lei riesce a convincerci che forse prima della festa di quella sera sarebbe stato meglio passare a casa a riprenderci, saggia oltre che coraggiosa.

Prima o poi ci arriveremo anche noi, alla laurea. E la festa che Francesca aveva organizzato era un buon incoraggiamento per convincerci a darci una mossa: Parigi di notte travolge, ed è un tripudio di luci. Il giorno dopo, o meglio, il pomeriggio del giorno dopo ci siamo separati ed ognuno è andato nel posto che gli interessava, chi in un negozio di musica, chi in Place des Vosges per le gallerie d’arte, chi a trovare gli amici, chi non era mai salito sulla Tour Eiffel.
Il ritorno poi, sembrava non dovesse più finire, e le tappe sono state tantissime. Una notte nella Cote d’Azur, amici e follia, il bagno a Saint Tropez, la stanchezza che cominciava a farsi sentire. Da rifare, la conclusione che ha interrotto il silenzio nel quale ci eravamo chiusi mentre, percorrendo la tangenziale di Milano non si vedevano più né il mare né gli enormi viali alberati, ne le luci accecanti ed eccitanti.

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MINI Countryman 150° Anniversario

Le celebrare i 150 anni del nostro Paese il preparatore Romeo Ferraris propone la MINI Countryman 150° Anniversario, che presenta un colore azzurro opaco e un upgrade, rispetto alla Mini Countryman Cooper S, di 43 CV e 88 Nm.

Ulteriori modifiche evidenti sono i nuovi gruppi ottici oscurati, realizzati tramite un procedimento speciale che ne garantisce la perfetta sigillatura e una protezione da fenomeni di condensa interna. La mascherina anteriore, le cornici e i badge laterali sono stati invece verniciati in color grafite e richiamano i cerchi in lega scomponibili OZ Racing Ultraleggera III da 19 pollici.

L’autovettura monta inoltre un impianto frenante maggiorato della Brembo, dotato di dischi flottanti forati o baffati da 328 mm di diametro e pinze a 4 pistoncini.

In ultimo, l’assetto della MINI Countryman 150° Anniversario è dotato di sospensioni regolabili, che consentono una riduzione dell’altezza da terra fino a  50 mm.

Video nuova Concept Mini

Bmw ha lanciato un nuovo video in cui viene mostrata una concept Mini inedita, che potrebbe essere immessa nel mercato a partire dal 2013.

Cosa ne pensate?

Life Ball Mini 2011

I frattelli designer di Dsquared2, hanno presentato la lororielaborazione della Mini Cooper S: la Life Ball Mini 2011.

Creata per raccogliere fondi per sovvezionare la ricerca contro l’HIV, questa vettura presenta una protezione anteriore, i gruppi ottici in stile rally, i vetri oscurati e finistrelini laterali con griglie, la ruota di scorta montata sul portellone posteriore, telaio rialzato e pneumatici scolpiti.

Per quanto riguarda invece gi interni, la Life Ball Mini 2011 è “brandizzata” Dsquared2, con il marchio della foglia d’acer sui poggiatesta in pelle e sulle portiere laterali. Sono inoltre presenti una bussola per aiutare il guidatore a trovare sempre la giusta direzione e tappetini  in alluminio strutturato.